Parco Nazionale dei Monti Sibillini
I SIBILLINI: UN LUOGO CHE NON FINISCE MAI DI MERAVIGLIARE!
Ambiente,
Cultura, Magia, Misteri e Leggende passate ancora oggi si intrecciano dando
sfogo a fantasie e inaspettate realtà.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è stato istituito nel 1993 e ha
una superficie di 70.000 ettari.
I Comuni del Parco:
Fiastra, Bolognola, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul
Nera, Amandola, Arquata del Tronto, Acquacanina, Montefortino, Montegallo,
Montemonaco, Pievebovigliana, Cessapalombo, San Ginesio, Fiordimonte,
Pievetorina.
Esattamente nel centro Italia, tra Marche e Umbria, si ergono i Monti
Sibillini, con vette che superano di molto i duemila metri.
I Monti Sibillini
sono una catena montuosa di origine calcarea modellata dall’azione
dei ghiacciai del Quaternario, le cui tracce sono riconoscibili nei circhi glaciali del Monte Vettore,
del Monte Bove, dell’alta Valle dell’Ambro, della Val di Tela (Monte Rotondo).
Molto evidenti sono anche i fenomeni carsici nella famosa
piana di Castelluccio.
I Sibillini,
nel medioevo, erano conosciuti in tutta Europa come regno di demoni, negromanti
e fate. Fra le numerose leggende, le più famose sono quelle della Sibilla,
Illustre Profetessa, che viveva in una grotta sita sull’omonimo monte e quella
di Pilato, secondo la quale il corpo esamine del famoso procuratore romano, fu
trascinato da alcuni bufali nelle acque rosseggianti del “demoniaco” lago sito
nell’alta incisione valliva che attraversa longitudinalmente il massiccio del
Monte Vettore.
Nel Lago di Pilato, l’unico di origine naturale delle Marche, vive il
piccolo e raro chirocefalo dalla vivace colorazione rossastra.
Poco distante si trova la Gola dell’Infernaccio frutto dell’erosione del
fiume Tenna sui calcari della zona.
Risalendo il fiume a monte del Lago di Fiastra, si può raggiungere la
valle dell’Acquasanta con le sue cascate e la grotta dell’Orso, toponimo che
testimonia la passata presenza di orsi anche sui Sibillini.
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